In occasione della Sartiglia, il più importante torneo equestre del carnevale oristanese, la Pinacoteca Carlo Contini propone la mostra Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori. Prendendo spunto dal proemio dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto affronta i temi che, sottotraccia, caratterizzano l’evento col linguaggio dell’arte contemporanea, obliquo e allusivo, talvolta ironico ma, allo stesso tempo, capace di evocarne la “sacralità” senza rappresentarlo mai esplicitamente.

Perché se di giostre si parla, di dame, di cavalieri, di armi e, forse, di amori, il percorso espositivo evoca altre giostre, altre dame, altri cavalieri, altre armi e, sicuramente, altri amori, tutti riconducibili a una dimensione squisitamente concettuale più che reale.

La mostra, ideata da Anna Rita Punzo, guarda al passato, ne rilegge opere più o meno note e attraversa, con spirito citazionista al contempo colto e ironico, periodi e stili che spaziano dall’arte preistorica a Botticelli, da Leonardo al realismo lombardo del Cinquecento e a quello olandese del Seicento, dal Barocco al Surrealismo, per approdare alle irriverenti icone di Francesco Vezzoli: un passato e un presente riletti con sensibilità e occhi contemporanei, che aprono prospettive verso un futuro ibridato per nulla rassicurante, quasi un medioevo prossimo venturo.

A introdurci, in questa giostra della memoria, il suggestivo manifesto ideato dal grafico Valter Mulas, un omaggio all’arte dell’illustratore BakisFigus (Abbasanta 1905 – Oristano 1990), a guidarci, invece, nel funambolico labirinto delle citazioni, la pittura visionaria e virtuosistica di artisti quali Ettore Aldo Del Vigo, Jacopo Scassellati ed Elio Ticca e maestri della ceramica giovani e meno giovani, come Angelo Sciannella, la manifattura Terrapintada e, ancora, Franco e Jacopo Scassellati.

Così Ivo Serafino Fenu introduce la mostra in esposizione nella Pinacoteca Carlo Contini di Oristano.

Per questa mostra abbiamo realizzato tutte le immagini grafiche e di comunicazione.

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Fortunato Depero realizzò numerose locandine per mostre, manifesti e réclame per aziende. L’artista, denominato il Mago di Rovereto, è stato sicuramente un precursore del marketing e del branding come li conosciamo oggi. Il cagnolino di Depero apparì nella copertina del periodico Vanity Fair nel marzo 1931. Abbiamo voluto omaggiare un artista che continua ad essere fonte d'ispirazione.