Titino Sanna Delogu_la collezione · maggio 2015

La Collezione “Sanna-Delogu”, arricchita e completata, viene esposta negli spazi della Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano. Un’importante selezione delle opere che costituivano l’intero fondo del lungimirante e illuminato mecenate nato a Ghilarza nel 1895 e spentosi, sempre a Ghilarza, nel 1970. Un anno prima della morte Titino, come veniva chiamato dai familiari e dagli amici, aveva donato al Comune di Oristano oltre cinquanta opere destinate a divenire il nucleo iniziale di una Pinacoteca della pittura sarda, con l’unica condizione di vedersi ricordato, assieme alla moglie Clelia Sotgiu, all’interno della stessa. I due figli Josto e Rafaele, ereditarono, in parti uguali, il resto della collezione con opere di Giuseppe Biasi, di Antonio Ballero, di Felice Melis Marini, di Mario Delitala, di Pietro Antonio Manca, che testimoniano una rara sensibilità e una sicura competenza collezionistica nell’individuazione delle personalità che meglio hanno rappresentato l’arte della prima metà del Novecento nell’Isola. Se ad esse si aggiungono le opere di artisti quali Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Carmelo Floris, Giovanni ed Enea Marras, Foiso Fois, Tony Geic, Libero Meledina, Carlo Contini, Dino Fantini e Costantino Spada, Antonio Atza, Ermanno Leinardi, Antonio Corriga e Antonio Amore, solo per citare i più famosi, e in parte, anch’esse, appartenenti alla Collezione Sanna Delogu, in parte pervenute tramite acquisizioni mirate da parte del Comune o frutto di altre donazioni, la mostra dedicata alla Collezione ritrovata e l’intero patrimonio della Pinacoteca Comunale offrono uno spaccato della pittura sarda della prima metà del Novecento quanto mai intrigante e ricco di curiosità, trattandosi per lo più di opere inedite e spesso di notevole qualità.

Così Ivo Serafino Fenu introduce la mostra delle opere in esposizione nella Pinacoteca Carlo Contini di Oristano. Per la mostra Titino Sanna Delogu abbiamo realizzato tutti i materiali di comunicazione.

Titino-Sanna-Delogu-2015

Fortunato Depero realizzò numerose locandine per mostre, manifesti e réclame per aziende. L’artista, denominato il Mago di Rovereto, è stato sicuramente un precursore del marketing e del branding come li conosciamo oggi. Il cagnolino di Depero apparì nella copertina del periodico Vanity Fair nel marzo 1931. Abbiamo voluto omaggiare un artista che continua ad essere fonte d'ispirazione.