Quasi nascosti o forse inconsci, i primi Nidi di Wanda Nazzari. Affiorano già dalle stesure dei lavori più datati, questi piccoli nuclei, questi punti di snodo, questi battiti del cuore. E pian piano sono venuti allo scoperto, diventando protagonisti assoluti della mostra “Di rame e di vento”. C’è la loro storia, nelle sale del Museo Diocesano Arborense, il loro cammino e la loro tenacia. Teneri e spinosi, segreti nei molti strati di legnetti, di frammenti di tela, di parole vergate con l’inchiostro, di grovigli protetti sovente da una rete metallica calata come un velo. Bianchi, coperti dal viola, esplosi nei rossi infuocati, attraversati da lampi di blu e di giallo. Si compongono sulle carte, sulle pagine di libri appena dischiusi, sui solchi aperti dalle incisioni. Solitari o legati a due a due da fili contorti in nodi che non si vogliono sciogliere. Wanda Nazzari definisce rifugi, i suoi Nidi…

Alessandra Menesini, curatrice della mostra Di rame e di vento, nell’elegante pieghevole realizzato per l’occasione conferma il valore dell’arte di Wanda Nazzari.

Il Museo Diocesano Arborense di Oristano ci incarica di realizzare il materiale grafico per l’allestimento e la comunicazione.

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Fortunato Depero realizzò numerose locandine per mostre, manifesti e réclame per aziende. L’artista, denominato il Mago di Rovereto, è stato sicuramente un precursore del marketing e del branding come li conosciamo oggi. Il cagnolino di Depero apparì nella copertina del periodico Vanity Fair nel marzo 1931. Abbiamo voluto omaggiare un artista che continua ad essere fonte d'ispirazione.