«La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali»

(Luciano De Crescenzo)

Fu vera rivoluzione o fu, piuttosto, una catastrofe generazionale? A cinquant’anni dal ’68, anno “formidabile” e cruciale per alcuni dei suoi protagonisti, horribilis per altri – almeno per coloro che dalle barricate sono approdati a posizioni antitetiche rispetto agli ideali e alle utopie di allora -, il festival Dromos proporrà una meditazione e alcuni spunti di riflessione inserendosi in un dibattito che, giocoforza, caratterizzerà e accenderà gli animi per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario. Sarà, pertanto, DromosRevolution, e sarà, al contempo, l’occasione per festeggiare un altro anniversario, di certo meno dirompente ma che, nell’ambito della cultura isolana, ha segnato e continua a segnarne il percorso musicale e culturale più in generale: il ventennale del festival. 

Con queste parole Ivo Serafino Fenu introduce la XX edizione di Dromos festival. Per l’Associazione omonima seguiamo la progettazione grafica e la comunicazione.

• Scarica l’opuscolo

Fortunato Depero realizzò numerose locandine per mostre, manifesti e réclame per aziende. L’artista, denominato il Mago di Rovereto, è stato sicuramente un precursore del marketing e del branding come li conosciamo oggi. Il cagnolino di Depero apparì nella copertina del periodico Vanity Fair nel marzo 1931. Abbiamo voluto omaggiare un artista che continua ad essere fonte d'ispirazione.